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02. settembre 2019

Vol. 10 C | L'arbitrarietà istituzionalizzata – Internamenti amministrativi in Svizzera 1930–1981

02. settembre 2019

Fino al 1981 in Svizzera decine di migliaia di persone sono state internate in istituto senza una sentenza giudiziaria e senza aver commesso alcun reato. Pur basandosi su numerose leggi, la prassi delle autorità risultava proble­matica dal punto di vista dello Stato di diritto ed era spesso arbitraria. Di frequente era suffi­ciente che una persona fosse definita «oziosa» o «dissoluta» perché fosse rinchiusa per anni in un istituto. Nel 2014 il Parlamento ha riconosciuto il torto inflitto alle persone oggetto di un internamento amministrativo e ha commissionato un’analisi storica del fenomeno.

 

Il rapporto finale della Commissione peritale indipendente Internamenti amministrativi presenta una sintesi chiara e concisa dei risultati delle ricerche compiute, collocandoli nel contesto della storia svizzera. Contiene inoltre le raccomandazioni della commissione per la prosecuzione del processo di riabilitazione e testi di persone coinvolte. Costituisce pertanto una base solida per portare avanti l’attuale discussione politica e storica sulle misure coercitive a scopo assistenziale e sui collocamenti extrafamiliari, e per riconoscere le ingiustizie del passato.

 

Commissione Peritale Indipendente Internamenti amministrativi (Hg.)

L'arbitrarietà istituzionalizzata – Internamenti amministrativi in Svizzera 1930–1981. Rapporto finale

 

Zürich, Chronos Verlag; Neuchâtel, Éditions Alphil; Bellinzona, Edizioni Casagrande, 2019 (Veröffentlichungen der Unabhängigen Expertenkommission Administrative Versorgungen 10 C)

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